ColonProctologia
L'intervento POPS (Pelvic Organs Prolapse Suspension) non solo salva l'utero ma risolve anche il prolasso di vescica, utero e retto. Questa tecnica chirurgica mininvasiva ripristina l'anatomia pelvica e la funzione degli organi, affrontando disturbi diffusi come l'incontinenza urinaria, l'ostacolata defecazione, il prolasso genitale e rettale, cistocele, rettocele, e altro.
Effettuato mediante laparoscopia con tre incisioni di 1 centimetro, l'intervento consiste nel posizionare una mesh biocompatibile sotto la membrana peritoneale. Questa mesh, fissata alla vagina e ai muscoli laterali dell'addome, sostituisce e rinforza i legamenti danneggiati, riportando l'utero nella sua posizione anatomica corretta e riposizionando vescica e retto di conseguenza. Il ricovero dura 3 giorni e consente un rapido ritorno alla normalità e alle attività quotidiane.
In alcuni casi, si può associare alla procedura una STARR per correggere un eventuale prolasso rettale residuo. Questo intervento può essere eseguito anche su pazienti a cui è stato rimosso l'utero o che hanno subito chirurgia per incontinenza urinaria, prolasso vescicale o uterino.
Quali sono i vantaggi della tecnica POPS? Uno dei principali vantaggi è la conservazione dell'utero, che, sebbene prolassato, risulta quasi sempre sano. Di conseguenza, non viene rimosso ma riportato nella sua corretta posizione, svolgendo un ruolo fisiologico importante anche nelle donne in menopausa.
L'utero separa il retto dalla vescica, impedendo loro di espandersi e causare problemi gravi. La rimozione dell'utero può portare a una dilatazione eccessiva della vescica, rendendo difficile svuotarla. Questo accumulo di urina può causare sensazione di pesantezza e, comprimendo il retto, rende complicata l'evacuazione e la liberazione dei gas. Le pazienti che subiscono questa procedura spesso soffrono di meteorismo e stitichezza.